Rivista Studio, “Natale a casa De Sica”: A trent’anni dal primo Vacanze di Natale, incontro con Christian De Sica a casa sua, a tutto tondo. Parla, CDS, di suo padre, delle parolacce, della borghesia, dei cinepanettoni di ieri e di oggi, del berlusconismo di cui l’hanno anche accusato.
Chissà Cosa, “Le nuove parole del 2013”: Il 2013 è stato segnato da cambiamenti linguistici che hanno introdotto nuovi vocaboli o hanno modificato l’uso che si faceva di altri. Ecco le principali novità.
Luca Sofri, “La Rai e la nuova identità italiana”: suggerirei a tutti di prendersi delle responsabilità di quel video: a genitori e prossimi di quelle persone che evidentemente non hanno mai trasmesso loro o condiviso il minimo di conoscenza del mondo (va bene parlare di Masterchef, soprattutto, ma proprio proprio sempre e soltanto di Masterchef?), alla comunicazione pubblica di ogni genere, e ai giornali e ai media che imbottiscono le pagine della cultura di lenzuolate su Benedetto Croce (per carità, preziose…) e non sono evidentemente in grado di far arrivare agli italiani nemmeno un’idea di quando sia vissuto Hitler.
Pendolante, “Macigni e sassolini”: La giornata di lavoro è finita, ma non è stata tra le migliori. I colleghi non hanno dato il meglio di sé e forse nemmeno tu. Hai assistito a scene poco edificanti per il genere umano, ti rammarichi di non aver scelto l’allevamento di bestiame come mestiere e quando arrivi in stazione ringhi e sei pronta a saltare alla gola del primo pendolare che ti urta, del primo che ti chiede una moneta, del primo controllore sgarbato.
Leonardo, “Non te lo clicco il video, Beppe.”: Tra i motivi pre-politici della mia avversione per Grillo c’è il fatto che lui voglia farmi cliccare sui video. Anche il suo blog ha la colonnina destra morbosa, come tutti i siti che cercano di tirare due spicci. Per inciso: non è vero che Grillo faccia i milioni col blog. Se ci tenesse proprio ai milioni Grillo ricomincerebbe a farsi pagare i biglietti ai palazzetti invece di comiziare in piazza gratis: e scriverebbe più libri e inciderebbe più dvd. Coi blog, anche zeppi di inserzioni, ti rifai più o meno delle spese. Grillo non fa politica per guadagnarci, e però neanche vuole perderci troppo; ultimamente la sua colonnina si è fatta più agguerrita, con una strategia cattura-attenzione elementare quanto efficace. È tutto un ‘Siamo senza parole! Clicca qui, guarda il video!’ Non hanno mai parole. Hanno solo video.
Libri in metro, “Sunset Park [Roma]”: Eliminati quelli per cui sarebbe stata un’impresa risalire al titolo, se non domandandolo al proprietario o tramite vere e proprie acrobazie, l’attenzione è caduta su Sunset Park di Paul Auster. Il lettore è un trentenne in giacca e cravatta, scarpe lucide, giubbotto da motociclista.
Abbiamo Le Prove, “Non è possibile superare un’adolescenza dark”: Nutrivo la mia inadeguatezza sociale estetica ed intellettuale con there’s a club if you’d like to go you can meet somebody who really loves you so you go, and you stand on your own and you live on your own and you go home, and you cry and you want to die. A Londra per la prima volta passavo le mie giornate comprando magliette in Carnaby Street take me out tonight take me anywhere I don’t care don’t care don’t care. (Nota del blogger: a quelli come Pino Scotto però è andata peggio)
Smila Blomma in UK, “Il calendario”
Young Digital Lab, “I nuovi volti della cultura digitale: le Vine stars”: Rispetto a YouTube, Vine permette alle persone di sbizzarrirsi con la propria creatività, non è un problema dire che in questa mobile app regna il delirio!
Canzone del giorno
Valery June – Pushin’ Against a Stone
Natale Plus porta in dono un reblog… merci!
Sono felice che abbia segnalato il tuo post. Merci!