alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 26.11.13

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Europa, “Renzi vs. Cuperlo, le armi segrete della battaglia on line”: Il sindaco di Firenze oggi ha incontrato la sua “War room”, un gruppo riservato su Facebook creato da Proforma con molti social influencer. Per il suo avversario tornano i superstiti degli Spartani, ma con qualche problema organizzativo

La Stampa, “Da Renzi-Cipollino al Subbuteo di Letta. I politici prigionieri degli Anni ’80”: Grillo attinge spesso a quel periodo nei suoi post, il sindaco è paragonato dai rivali ai paninari e Berlusconi è considerato il papà di quel decennio. Gli esperti: quella cultura è radicata nella società, il richiamo funziona

conaltrimezzi, “I Capolavori perduti di Masterpiece #2”: Ci abbiamo preso gusto: alcuni romanzi scartati da Masterpiece come ce li immaginiamo in libreria. I sogni son desideri. Ma noi non siamo i geni della lampada.

The New Yorker, “Video: M.I.A. Talks “Matangi”: This week, we caught up with M.I.A. on the occasion of her latest album, “Matangi.” On this record, she inhabits and plays off of the character of the Hindu goddess Matangi. She told us that her trips to the slums of Chennai, a city in southeast India, influenced many of the aesthetic choices in her videos and album art work; other influences are more difficult to identify. The album, as Sasha Frere-Jones wrote in last week’s magazine, “is an entirely coherent pop album that makes no concessions to anything currently popular in North America.” In this video, M.I.A. discusses Matangi, her artistic inspirations, and why she wants to reinvent the hippie.

Il porco al lavoro, “L’eterno ritorno degli inviti a cena”: L’articolo è stato pubblicato. L’hanno messo in pagina così come l’avevo scritto, senza spostare una virgola. Il caporedattore mi ha telefonato e mi ha detto: brava, ora puoi proporre altri pezzi. Ma è meglio se ci vediamo di persona. Passa a trovarmi quando vuoi. Fissiamo per il giorno dopo, alle 15.

L’apprendista libraio, “Ma guarda (contributo)”: Nota: la cliente, una di quelle persone che accennano continuamente al fatto di possedere un Kindle, prende in mano Venuto al mondo della Mazzantini.

Leonardo, “Abbiamo tutti quanti un Checco dentro al cuor”: Dev’essere questa la scena che ha fatto sobbalzare anche Renato Brunetta, un uomo che se non esistesse avrebbero potuto inventarselo gli sceneggiatori di un film di Checco Zalone. Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dirlo, che tutti questi operai disperati in tv portano sfiga!

The italian game, “1978. Mino Reitano nominato responsabile musica per la DC.”

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