Azioneparallela, “Babele primarie. Dieci anni di leader eletti e poi ripudiati”: Il fatto è che le primarie sono sicuramente un metodo, cioè una via, che però il centrosinistra ha imboccato senza avere chiaro né il punto di partenza né il punto d’arrivo.
edp, “eh”: E poi ci sono quelli con la bici pieghevole. Che tu scendi dal treno e loro ti infilano il manubrio nei polmoni, con tutto l’amore per l’ambiente tra le braccia. E li vedi al binario, intasano il traffico, piegati a rimetter su i pezzi che io -che in bici mi ci farei anche la doccia- mi son chiesta mille volte che vantaggio dia, il piega e ripiega. E tutto questo monta e smonta e smonta e rimonta. Puliti e incravattati, mica dei cialtroni, tutti in ordine per carità.
La Stampa, “L’era della cravatta finisce dopo 400 anni”: L’accessorio più inutile, scomodo e duraturo è in crisi. Chiudono i negozi, i giovani la ignorano: ci mancherà.
Geppo Lindo Ferretti, “il Geppolindo sconfitto”
Rivista Studio, “Riposa in pace, Winamp”: Winamp chiude i battenti, ovvero i download. Se negli anni ’90 o nei primi 2000 eravate già abbastanza grandi per riprodurre mp3 sul computer, molto probabilmente avete utilizzato il software di riproduzione sviluppato dalla Nullsoft, società poi acquisita da AOL nel 1999.
The Post Internazionale, “Istruiti ma disoccupati”: Hanno studiato e non trovano lavoro. Possono restare a casa o emigrare a nord. Ma per i giovani europei è la fine di un sogno.
Quasi, “Le sigle storiche dei varietà televisivi (prima parte, il bianco e nero)“: In principio furono le sigle, i primi video musicali che aprivano i prototipi del moderno varietà, quando la tv era in bianco e nero ed il sabato sera iniziava alle 20 e 30 su Rai Uno. Mina, Ornella Vanoni, Raffaella Carrà, Rita Pavone e Mia Martini sono solo alcuni dei grandi nomi che introducevano o salutavano lo spettacolo unico precedente al giorno feriale. Scenografie, coreografie e movimenti di camera unici, facevano sognare il pubblico da casa. A dirla tutta, ancora oggi provocano quel fenomeno conosciuto come Nostalgia Canaglia.
E anche oggi me ne hai presentato uno nuovo. Ti pagano almeno?
E così tutti quelli con la bici pieghevole adesso mi ammazzano. 😉
Davvero Winamp ha chiuso? Cristo. Che ricordi…
eh
😀 pensa che ci sto facendo un pensierino pure io, ma costano un botto
Davvero. Io sul pc lo uso ancora, non mi sono mai arreso alla onnipresenza di iTunes.
Io, pensa, ero arrivato ad avere quasi tutto apple, poi, un giorno (che ha coinciso con molte altre cose), ho capito che si trattava di neonazismo tecnologico (e culturale) e ho venduto tutto ciò che aveva stampata quella maledetta mela, ora uso android, lettori mp3 di marche sconosciute e il classico pc portatile e fisso (sul quale ho caricato anche ubuntu), con il quale “smanetto” con schede, dissipatori e periferiche molto di più di quando avevo sedici anni. 😛