la coda per i posti chiave, ma almeno questa volta mi sono svegliato in tempo

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Ritorno sull’argomento solo per ricordarvi che questo eccesso di rilassatezza non è degno di noi che sin dagli anni remoti della nostra comparsa abbiamo iniziato a dominare il mondo e costruito civiltà eterne, fino a evolverci a un ritmo senza precedenti per poi non essere in grado nemmeno di far funzionare correttamente un sito su Internet Explorer 8. Come ci comporteremmo di fronte a una mandria di animali preistorici infoiatissimi per la carne cruda umana noi che di mestiere ci occupiamo di social media e storytelling aziendale? Ma senza andare agli albori della nostra storia, che cosa faremmo a pochi metri dalle trincee nemiche con una baionetta montata su un fucile di fabbricazione americana noi che siamo abituati a riavviare le cose per risolvere i problemi più contingenti? C’è troppa gente che fa queste cose per noi e nelle cui mani mettiamo la nostra vita. Neurochirurghi, elettrauto, psicologi, personal trainer e responsabili di palinsesto hanno la nostra salute e il nostro equilibrio in pugno e noi ci fidiamo perché non potremmo fare altrimenti. Se siamo fabbri del nostro destino, non potremmo essere anche idraulici delle nostre emozioni o carrozzieri del nostro benessere fisico? Pensate se un giorno chi tira le fila del nostro progresso decidesse di ritirarsi in pensione e aprire un chiosco a Puerto Escondido, che poi quanti cazzo di chioschi gestiti da europei frustrati ci sono in Messico, a dar retta agli status di Facebook almeno un italiano su dieci è pronto a far armi e bagagli e partire. Pensate se chi ci prescrive le pillole per l’ipertensione chiudesse bottega e tanti saluti, come l’officina dove portiamo l’auto per la revisione. O se dopo gli scioperi degli impiegati di banca, che poi che avranno da scioperare, i piloti degli aerei di linea si scoprissero tutti sofferenti da vertigine e addio voli internazionali. Noi che non contiamo nulla e non apparteniamo a nemmeno mezzo ordine professionale perché in soldoni non siamo in grado di produrre niente saremmo spacciati. Prova tu a cambiare lo spinotto di un paio di cuffie. Ce l’hai un saldatore? Sei capace a usarlo? Ecco. Se fossi investito della responsabilità di garantire un domani ai miei e ai vostri figli perché tutto ciò che diamo per scontato non lo è più, be’ ragazzi non saprei proprio da dove cominciare. La mia utilità in questo sistema di cose su cui siamo saliti in fretta e in furia è pari a zero. Il mio ruolo di imboscato come certi impiegati dal lavoro garantito prima o poi verrà smascherato. E c’è poco da ridere, so benissimo di non essere il solo e anzi, tutti voi che mi date corda dovreste saperlo. Quindi facciamo che ci reggiamo a vicenda il gioco ancora per un po’, almeno fino a quando ci sarà permesso e qualcuno di qualche stanza dei bottoni reale o virtuale ci scoprirà e ci chiederà un report di quello che abbiamo combinato in tutto questo tempo. Quanto a me, potrò sempre dire di essere un tipo simpatico, di saper scrivere in un italiano più o meno decente, di saper strimpellare la pianola, di essere in grado di tirare su bambini almeno fino ai nove o dieci anni, di badare ad animali domestici purché non esotici, di conoscere molta della musica degli ultimi quarant’anni, di sapere a memoria il testo di Fight da Faida di Frankie Hi-nrg MC e, se costretto, di saper sostituire i lampadari. Mi basta una scala e il cacciavite quello più piccolo, quello adatto alle viti per collegare i fili elettrici. Previo distacco della corrente, ovvio. A voi la palla, vediamo chi ci sta a costruire il nuovo ordine mondiale a partire da domani e con quali mansioni.

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