Raffaele Siniscalco, “minchia se la musica trasmette vibrazioni”: se ogni singolo giorno della nostra vita fosse accompagnato da “last dance” del duo -orora scoperto- “rhye” innanzitutto ciò significherebbe che tutti siamo sintonizzati su lifegate radio. ma poi vorrebbe anche dire che se andassimo al supermercato troveremmo di fronte al banco frigo una schiera di signori e signore muovere le loro spalle in modo estremamente sensuale. con la cadenza di un pendolo nello spazio.
Call me Leuconoe, “Una vita sui binari #10: Da Pavia con furore”: Sciòle. Quella sc-scivolosa-sciolta rotolava sciantosa sulla lingua dell’omino che camminava sulla banchina. La pronunciava con una naturalezza che sapeva di casa, di terra, di sapore antico e familiare: sc-sc-sciòle. Il sciòle. Che estate è senza sciòle? Ah, che meraviglia questo sciòle. Li hai stesi, i panni? Sì, li ho stesi al sciòle.
Ciclofrenia, “Lettera aperta a chi fa foto e video ai concerti”: Perché avete bisogno di vedere uno spettacolo a cui state assistendo dal vivo tramite l’occhio di una fotocamera a 8 megapixel nel migliore dei casi? Perché vi intasate la memoria dell’iPhone con filmati di bassissima qualità audio e video? Andrete mai a rivederli? E anche se lo faceste, sarà valsa la pena di aver passato parte della serata ad alzare il cellulare come fosse la coppa del mondo senza godervi il concerto?
Collater.al, “Nicholas Barker – Tokyo Dreams”: Per un attimo dimenticate le tradizionali immagini della metro giapponese nelle ore di punta quando i passeggeri sono costretti ad ammassarsi l’uno contro l’altro nei vagoni. Da oggi sappiamo che la metro di Tokyo può essere anche il posto migliore per sognare.
Pendolante, “Il perfetto compagno di viaggio”: Se ti pesta i piedi non ti lamenti, se sbava leggermente sorridi, se si sdraia sotto i seggiolini per dormire ti intenerisci. É l’unico viaggiatore a cui puoi dispensare carezze senza imbarazzo, a cui puoi fare un complimento senza timore di fraintendimenti.