alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 30.04.13

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Sono storie, “A poor lonesome cowboy”: Nei racconti di Hollywood, di solito, la scelta audace al limite dell’autolesionismo paga comunque e il nostro eroe – come lo Shane de Il cavaliere della valle solitaria o il Lucky Luke dei fumetti – alla fine sconfigge il prepotente di turno. Nella vita reale, lo sappiamo, le cose vanno diversamente. La maggior parte di noi, se obbligata a scegliere tra ciò che sente giusto e ciò che invece la comunità approva (lavoro, amicizie, famiglia etc.), quasi sempre finisce per optare per la seconda possibilità.

Gad Lerner, “Compromesso storico, quando la sinistra si convince di non poter governare”: Fu coniata allora, nel 1973, la (s)fortunatissima formula del “compromesso storico”. Che avrebbe trovato applicazione nei governi di unità nazionale guidati da Andreotti, con l’astensione benevola o addirittura il voto di fiducia del Partito comunista, fra il 1976 e il 1979. Un’esperienza che di fatto si chiuse drammaticamente allorquando il principale interlocutore democristiano di Berlinguer, cioè Aldo Moro, fu sequestrato e assassinato dalle Brigate Rosse.

Leonardo, “Ho sentito degli spari in una via del centro”: Silvio Berlusconi ha più volte sostenuto di essere l’uomo politico vivente più odiato, preso di mira sistematicamente da una parte politica e una concentrazione mediatica: in vent’anni di carriera politica si è preso un treppiede e una madonnina.

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