La nipote di uno dei più celebri appesi della nostra storia sfoggia griffe che lasciamo perdere, e anche se sono un copy – e oggettivamente il calembour non è male – qualunque cosa provenga da quella cialtrona lì non se ne parla nemmeno. Ma mi è venuta in mente quella volta che mi sono preso quasi un coccolone perché correndo volevo surclassare uno qualche decina di metri davanti a me con una t-shirt di uno di quei gruppi deliranti di destra che vanno adesso, ma poi alla fine ce l’ho fatta, giusto per rimarcare il primato dell’antifascismo su tutto il resto. E figuriamoci oggi che siamo così in prossimità del 25 aprile. Ora. Noi vogliamo bene a Prodi ma, in our honest opinion, non è che proprio proprio ce lo vedremmo lì, al vertice delle cariche, in questo momento storico dove bisogna agire le svolte. Che però non si rimarcano certo impiastrandosi i vestiti di fronte a due figure istituzionali come loro, che comunque sono state riprese con un’espressione che mi ha fatto sorridere molto, e il rimando che vedete qui sotto è stato pressoché immediato. Ah, il motivo del titolo al contrario spero sia ovvio.
Che foto spettacolare.
quanto mai azzeccate , le espressioni, in una foto e nell’altra. se, tra tutte le epurazioni avvenute con questo conclave elettorale, fosse andata anche quella, be’ ce ne saremmo rallegrati assai in tantissimi!
il mio immaginario soppiantato dalla Pixar. Capita ai genitori d’oggi.
Si vede che io non sono genitore, perché non ho idea di che film d’animazione (e per scrivere “film d’animazione” ci ho dovuto pensare, perché di getto avrei scritto “cartone animato”) sia.
bug’s life, un capolavoro