Il Blog Di Sara R, “Candidati senza sogni? Siete più utili a casa”: Perché si è candidato se non ha un sogno da mettere a disposizione neppure per suo figlio che va ancora alle elementari? Cosa dovrebbero pensare allora i tanti figli ormai grandi che si affacceranno nei prossimi mesi nel mercato del lavoro e non avranno neppure corsi di formazione disponibili visto che “dobbiamo fare i corsi in base a quello che chiedono le aziende”(quali?)
La Linea D’Hombre, “Sette per otto cinquantasei”: Sette per otto, con anche il suo speculare, è la tabellina più tosta e meno memorizzabile che possa esistere. I cinquantotto, i quarantasei, i cinquantadue si sprecano nell’universo delle risposte sbagliate.
Vittorio Zucconi, “La rete dell’inganno”: I blog-partito, come quello di Grillo, sono aziende commerciali, che si rivendono allegramente, e senza controllo alcuni, i click, incassando profitti dalla pubblicità o dalla vendita diretta della loro mercanzia. La libertà di opinione, a volte licenziata sprezzantemente come “schizzi di merda” magari da chi ne spara a palate ma non ama ricerverne, è condizionata da filtri e amministratori che hanno sempre la facoltà di bloccare o eliminare chi vogliono, come fanno tutti i blog, questo compreso.
The New Yorker, “The Margaret Thatcher Soft-Serve Myth”: There is, of course, a certain appeal to this possible lighter side of the woman The Atlantic has christened the “Iron Lady of Soft Serve.” But this Thatcher-as-Wonka narrative, like most origin myths, resides somewhere in the hazy borderlands between simplification and legend, telling us more about memory and politics than about where soft-serve actually came from.”