alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 20.03.13

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Federico Guglielmi, “Genesis”: Non ho mai negato il mio amore adolescenziale per i Genesis (quelli di Peter Gabriel, ovvio), sentimento rimasto comunque vivo in età adulta. Così, quando sul finire del 2008 la EMI concluse la sospirata opera di ripubblicazione “riveduta e corretta” della discografia della band con il magnifico box 1970-1975 , mi venne in mente di dedicare all’argomento un pezzo un po’ autobiografico/emotivo, un po’ critico e un po’ tecnico.

The New Yorker, “Philip Roth’s eightieth birthday celebration”: Then came a stream of speakers: Jonathan Lethem, who talked about his encounter with “The Breast” after resisting for so long the lure of Roth’s work; Hermione Lee, the biographer of Virginia Woolf and Edith Wharton, who gave a learned survey of Roth’s use of Shakespeare in his novels; Alain Finkielkraut, the philosopher and the author of “The Imaginary Jew,” who spoke about Roth’s last book, “Nemesis,” a novel of wartime polio, which reminded the Frenchman, inevitably, of Camus’s “La Peste” (“The Plague.”) The best of the talks came from two friends.

The Post Internazionale, “I treni dell’India”: Un fotoreportage di Navesh Chitrakar sulle ferrovie che attraversano l’India

La privata repubblica, “La struggente infatuazione giornalistica per il #Papacool”: Non ci sono dubbi, signori: Bergoglio è esattamente «quello di cui c’era bisogno: un rivoluzionario. Lo è nel senso proprio del termine: colui che rovescia l’ordine delle cose». Preghiamo.

Chi Ha Paura Di Virginia Woolf?, “Droghe”: Le figurine dei giocatori costituiscono il brodo di coltura delle passioni più sfrenate, non per il gusto del collezionismo, no no, ma per lunghissimi tornei a ” schiaffetto ” effettuati, perlopiù, durante la ricreazione e nei casi di assuefazione alla ” droga figurina ” protratta, durante tutte le ore di lezione, negli androni o nei bagni – di scuola, naturalmente.

Il blog di Jolanda, “10 libri che non possono mancare in casa di bimbi da 6 a 10 anni”: Ecco un elenco di titoli che secondo me è bene avere in giro per casa quando si hanno figli da 6 a 10 anni.

Il nichilista, “Demenza collettiva”: Domanda per i Cinque Stelle: visti i dati – che si sommano a quelli ipercitati sull’analfabetismo prodotti da De Mauro – non vi viene il sospetto che «l’intelligenza collettiva» di un popolo che non legge (e non ha mai letto) sia, in realtà, demenza collettiva e che quindi il problema non sia usare la rete, la democrazia liquida, o un pezzo di carta, ma sapere che scriverci, in rete o su quel pezzo di carta?

Canzone del giorno
Fuzzy Lights – Summer’s Tide

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