Pitchfork, “The National Subject of New Documentary Film Directed by Frontman Matt Berninger’s Brother Tom”: Mistaken for Strangers will premiere at New York City’s Tribeca Film Festival on April 17, followed by a special performance by the National, who will release their as-yet-untitled new album this May. The festival’s Chief Creative Officer, Geoff Gilmore, said in a press release, “We are thrilled to open with a film that embodies the journey of an independent filmmaker, and is at its core a highly personal and lighthearted story about brotherly love.”
Comunicazione è relazione, “La sconfitta”: “Ha ragione Umberto Ambrosoli: inutile spaccare il pelo in quattro, abbiamo perso. Ma le ragioni della sconfitta vanno individuate. Le ragioni politiche vengono da molto lontano, e parlarne significa esprimere opinioni senza il supporto di evidenze sufficienti. Le ragioni tecniche possono essere invece identificate più facilmente.”
Il Post, “Stanno spostando il Muro di Berlino”: Nonostante molte proteste, tra cui una petizione online, il consigliere provinciale dei Verdi Franz Schulz ha confermato nei giorni scorsi che quella parte di muro verrà effettivamente rimossa: «L’investitore ha il diritto legale di richiederlo, e noi siamo costretti a farlo». Schulz ha però ricordato che la rimozione di una parte della East Side Gallery sarà anche funzionale alla ricostruzione di un ponte che venne distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Brommybrücke, e che permetterà a pedoni e ciclisti di attraversare di nuovo il fiume Sprea.
La Privata Repubblica, “Il governo di responsabilità della gente”: “La situazione post-elettorale non potrebbe essere più caotica. I punti fermi sono pochi, e non certamente positivi. Nelle prossime settimane, infatti, scorrerà molto sangue, voleranno teste (quelle sbagliate), la Germania continuerà a tirarci schiaffoni sul culo per punire la nostra «irresponsabilità» e D’Alema disegnerà davanti agli occhi meravigliati di Aldo Cazzullo strabilianti scenari fantapolitici.”
PuroNanoVergine, “Il metodo Audiovision”: L’effetto collaterale più importante causato dal passaggio al digitale terrestre (a parte una fastidiosa testicolite al testicolo centrale che non mi da tregua) è la scomparsa dei tre canali Rai: Rai1, Rai2, Rai3 (e in aggiunta Rai News che, peraltro, ai tempi dell’analogico mi era precluso). Non è che la cosa mi faccia molto piacere, visto che sono passati due anni dal cambio che avevo atteso con grandi speranze (mi si prospettava in teoria un nuovo mondo di fantastiche trasmissioni, beninteso non dovendo rinunciare al mondo che, fino a quel momento mi era, da teledipendente, così familiare).