Quando gli anni trascorsi insieme sono tanti si inizia a fare confusione. La volta in cui l’abbiamo conciata da fatina che poi il vestito fatto in casa era un mix tra un frate con il cappello da Mago Merlino era il primo o secondo anno di materna? Di certo è stata l’ultima volta che ha voluto festeggiare il carnevale, dato che poi ha trascorso tutta la sfilata molto poco convinta del travestimento. E lo spettacolo con il balletto di Waka Waka era l’estate al campeggio o la festa all’oratorio? Che anno era quello dei mondiali di calcio? L’obiettivo è quello di avere sempre ben chiaro il quadro degli eventi e poter seguire in modo sequenziale tutto quanto succede da qui all’eternità, per lo meno fino a quando la testa ce lo permetterà. Il rischio è infatti quello di lasciar prevalerne solo una selezione di comodo, i ricordi più facili da organizzare secondo una visione propria delle cose. Quelli che conferiscono maggior lustro al proprio ruolo di educatori. O quelli che si fa prima perché sono sempre pronti all’uso come i documenti recenti sul pc, che consulti più di frequente quindi è facile utilizzarli come riferimento. La chiave della comprensione della storia dicono che sia quella di riuscire a collocare gli avvenimenti nei giusti slot e gli interstizi vanno a colmarsi automaticamente, come in quei programmi di morphing in cui si ricostruiscono grazie al software i frame di interpolazione. La chiave della comprensione della vita non lo so, se lo sapessi non sarei qui a scrivere di Sanremo e di Social Media e di me quando suonavo. Ma quando si sta per passare di là, avete capito dove o meglio lo avete compreso ma nessuno ha le coordinate precise né si può impostare il navigatore, spero che in quel momento di fine delle trasmissioni ci sarà qualcuno che starà li pazientemente ad aiutarmi a fare il riassunto, l’ideale è che ci siano almeno ottant’anni da ripassare punto per punto anche se noi tutti vorremo avere una gallery infinita, magari di quelle che sono dotate di slide show automatiche, con i momenti più belli mostrati random. Io no, niente random, pretendo un ordine cronologico e guai a saltare una voce dall’elenco. E ho anche un paio di idee su chi mi farebbe piacere avere con me per condividere quel riassunto che cercherò di prolungare il più possibile, e non è detto che non ci riesca e che del mio temporeggiare non se ne accorga nessuno.
Cambia il tag in “diventare grandi”, dai.
Bellissimo post!
grazie Miss e salutami i caruggi
Certo che te li saluto 😉