Qualcosa di sinistra, “Su Mussolini, Berlusconi aveva già detto tutto nel 94”: “Fini ha detto che Mussolini, in una certa fase temporale, è stato un grande statista. Dopo, ovviamente, ha represso la libertà e portato il paese alla guerra, così è chiaro che il risultato finale è di condanna, ma per un certo periodo Mussolini fece cose positive, e questo è un fatto confermato dalla storia.”
Wu Ming, “I «due marò», la Corte suprema indiana e le fregnacce di casa(pound) nostra”: Intorno a questo caso si è mosso e tuttora si muove uno strano sottobosco, una “compagnia di giro” già vista esibirsi in altre italiche pochades. Il cast include “fascisti del terzo millennio”, bizzarre figure di “tecnici” mobilitati da politici e giornalisti amici per confezionare “analisi” a misura dei media, folgorati reporter post-missini perennemente “embedded” in settori delle forze armate etc. Quest’interzona tra politica estera e giornalismo di guerra è così: qualunque sasso alzi, ecco una biscia che striscia via, via… invariabilmente verso il Corno d’Africa, verso il rimosso del nostro colonialismo e il rimosso ancor più rimosso del nostro neocolonialismo, verso le rotte del petrolio e di altri traffici meno menzionabili.
Alberto Notarbartolo, “Auguri punk agli Xtc”: “Le povere major del disco avrebbero fatto qualsiasi cosa per vendere tre album in più, e in casa Ricordi, che distribuiva in Italia la Virgin, pensarono di approfittare del momento. Così la tiratura italiana di White music provò a trasformare questo spettacolare album di pop elettrico in qualcosa di più attraente per i teenager, sbattendoci a destra un’improbabile scrittina rossa.”
Bastonate, “tanto se ribeccamo: BLACK FLAG”: I Black Flag sono stati, in un momento della storia nel quale poi manco erano così visibili, il più grandioso esempio di rettitudine ed etica del lavoro applicate al punk o alla musica in generale.
Alessandra Daniele, “L’uomo dai voti tutti uguali”: Quest’anno decidere come votare sarà particolarmente facile. Infatti, per chiunque voteremo, comunque voteremo per Monti.
Smila Blomma in UK, “Vivere in Inghilterra. Quanto è sexy il made in Italy”: Come scoprire che la birra più fica che puoi bere a Manchester è la Peroni. Cioè quella che da noi è la birra dello (stimatissimo e low profile) binomio “Peroni più panino con mortazza” durante le pause dai lavori manuali, in Inghilterra invece si beve nei locali chic con la luce soffusa mentre si sussurrano parole seducenti a una donna di classe, la si paga più di qualunque altra birra e la si sfoggia con l’orgoglio dell’intenditore.
Minnelisapolis, “Predicano bene, ruzzlano male”: Che mi dicono, prof, la vuole vedere la nuova campagna del PD, mi dicono, e io no, l’unica campagna che vedo è quella coperta di brina, oltre al canneto che mi svegliano gabbiani stridenti, di lago, la mattina.
Canzone del giorno
Splashh – Vacation
madò, m’hai messo vicino a Alessandra Daniele! io la stimo troppo, la leggo sempre! adesso mi vergogno….
io leggo entrambe, quindi decido io i posti 🙂