alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 27.01.13

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La versione di chamberlain, “giorno della memoria”: Nell’atrio del palazzo comunale di Cuneo è collocata una lapide posata nel 1952, nell’anniversario della morte di Duccio Galimberti, e in segno di disprezzo verso la liberazione del feldmaresciallo Albert Kesserling, processato e condannato a morte per gli eccidi nazisti commessi ai suoi ordini in territorio italiano (tra cui le Fosse Ardeatine, Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema).

Non si possono fermare le nuvole, “Riflessione su Ernesto Galli Della Loggia, intellettuale proto-nazista (per la giornata della Memoria)”: In questo giorno in cui qualsiasi parola appare insensata ripensando a cosa è accaduto nei campi di concentramento, credo che la memoria si fermi spesso alla banalità delle conseguenze. La violenza. I mucchi di scarpe. Le divise. Le ossa sporgenti. La notte dei cristalli. Il silenzio della torre del Museo ebraico di Berlino. Famiglie scomparse, rase al suolo. Silenzi che prendono il posto di storie, per sempre.

Uova di gatto, “Corrispondenze”: A me piacciono le persone che si domandano e in qualche modo cercano di rispondersi; perché se rispondi sai che il punto di partenza non è fermo, ma è un punto di domanda. Se dici, finisce che parli parli parli e non racconti granché.

Adnrea Devis, “Amori fin(i)ti”: Ci si concentra sempre su quando nasce un amore (per citare la Oxa), ma quando un amore finisce? Nessuno che racconti di quanto sia difficile sopravvivere allo sbriciolamento di sé stessi. In molti parlano e scrivono della difficoltà che si trova nel ricostituire la propria immagine -e talvolta la propria dignità- ma in pochi descrivono la spiazzante percezione del vuoto sotto ai piedi.

Taccuino 22, “Mente e corpo nell’anno di Masterchef”: Ecco in che modo utilizzare il solito esempio del camminare come se fosse un proprio copyright, e spiegare alla platea che il corpo riesce a farlo in maniera totalmente autonoma e a-cosciente, senza bisogno di pensare “prima il piede destro poi il piede sinistro”, in modo da lasciare alla coscienza, questo sottoprodotto probabilmente accidentale dell’evoluzione umana, la possibilità di dedicarsi a una chiacchierata o a pensieri silenti.

The Guardian, “Why Kraftwerk are still the world’s most influential band”: The sounds they invented have been sampled by hundreds of artists, from Madonna to R.E.M, from Missy Elliott to Fergie. Coldplay and Jay-Z have had hits with their elegant melodies and their image has influenced David Bowie, Daft Punk and Kanye West. We also now live in the kind of world their future-obsessed lyrics predicted: we find Computer Love online, models smile from time to time and Europe Endless exists.

Canzone del giorno
Darktoob – Everybody On My Dick Like They Supposed To Be (un mistone rap messo insieme da Paul Banks degli Interpol, sì proprio lui)

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