Gente di passaggio, “Avrai un telefono vicino…”: La mia propensione per l’high tech in generale, infatti, non è sempre ben compresa da famigli e parenti. Che sono rimasti ancorati a vecchi stereotipi, a convinzioni arcaiche. Come, ad esempio, che un telefono debba servire solo per telefonare. Ovvero per mettere in contatto due persone, che, si presume, vogliono parlarsi. E si sbagliano.
Il cielo di Linda, “Praticamente un tesoro”: Qualcuno mi parlerà? Avrò delle amiche? Dici che sembrerò carina? Posso andare a scuola da sola? Mi fai iscrivere a Facebook? Mi compri lo smartphone?
unradiologo.net, “Studia, che è meglio”: Adesso, a quaranta e passa anni, i rimpianti: di aver scoperto solo troppo tardi che là fuori c’è un mondo di curiosità da imparare, di libri da leggere e storie da raccontare e enigmi da decifrare e puzzle da comporre, insomma, che la vita non è solo correre veloce su un macchinone da cinquantamila euro per far la spola dalla fabbrichètta alla discoteca e ritorno.
Collateral, “Tomás Saraceno – On Space Time Foam”: I visitatori possono decidere di stare a guardare dal piano terra o di interagire con l’opera salendo ai piani superiori. L’aspetto più interessante è proprio questo, lo spazio è modificabile, la staticità dell’opera non esiste. Inoltre ogni spettatore/attore interagisce non solo con la struttura ma anche, e soprattutto, con gli altri spettatori/attori e le azioni di ognuno hanno conseguenze su tutti.
Ufficio reclami, “Gli Annunci Possibili – Al sindaco di Parma serve uno sviluppatore. Ovviamente a titolo gratuito”: Nemmeno a casa mia, dove i soldi non sono mai troppi, ci si permette di chiedere di lavorare gratis. E se un lavoro qualcuno lo vuole fare gratis è perché è lui, a farti la cortesia. Non sei tu che lo chiedi.
Spin, “SPIN’s 25 Most Anticipated Films of Sundance 2013”: Bone-chillers, weepy dramas, Dave Grohl’s opus, and Joseph Gordon-Levitt’s feature directorial debut.
Canzone del giorno
Youth Lagoon – Dropla