Quando mi lascio la casa alle spalle e mi avvio verso il parcheggio a un km in cui ho lasciato l’auto perché ormai tutto il centro è per metà riservato ai residenti e per metà a pagamento. Nel momento in cui passo davanti alla pizzeria aperta alle due del pomeriggio di un giorno feriale che tanto feriale non è perché è il giorno dopo Santo Stefano, tutti hanno avanzi da finire e la margherita a pranzo è già blasfema in condizioni normali figuriamoci nelle vacanze di Natale. Da quella pizzeria si ode il coretto che ha sancito il successo di Self Control di Raf e che lo ha tramandato nei secoli dei secoli fino a noi, fino a questa pizzeria con la radio accesa e dentro solo una donna sovrappeso nel locale deserto, seduta a un tavolo nei pressi del forno a legna mentre legge una rivista di gossip e aspetta che succeda qualcosa. Un’ordinazione, un cliente affamato e ritardatario, una scusa per chiudere per non riaprire fino a sera.
Quando leggo accanto a un citofono dell’isolato successivo, che è quello in cui sorge il palazzo messo peggio in quanto a facciata scrostata dall’aria di mare, il cartello “affittasi casa vacanze” e mi chiedo a chi potrebbe venire l’idea di trascorrere anche solo un giorno di passaggio in un posto così. Quando faccio spazio lungo il marciapiede sconnesso alla signora con il bastone quadripode e il carrello a traino su cui ha montato la bombola e il respiratore, che ha deciso di fermarsi proprio lì per una pausa sigaretta e la fuma con tutta la sofferenza di chi è indeciso se si tratta di un piacere o di una schiavitù o che entrambe le cose sono interdipendenti. Quando noto l’ennesimo anziano con i jeans di sottomarca sbiaditi di taglia abbondante che gli cascano malissimo sulle gambe magre e sulle scarpe da tennis made in China.
In ciascuno di questi piccoli episodi che si succedono nel giro di una manciata di minuti, mi convinco che il vero dono soprannaturale a cui l’uomo dovrebbe avere diritto come ricompensa per sopportare le peggio cose che accadono lungo un’esistenza che ha sì dei momenti irripetibili ma che ha un epilogo scontato e uguale per tutti, non è né il terno al lotto o il dono dell’invisibilità o il potere di fermare il tempo a piacimento o la forza di leggere nel pensiero altrui. Il solo fattore che potrebbe consentire all’umanità un balzo in avanti verso la conquista dello status di semidivinità è il poter scegliere, prima di venire al mondo, il luogo dove nascere. Perché il grande inganno della vita è che ci sono posti che offrono ogni possibilità come gli altri, ma che invece non è vero.
hai ragione da vendere ma chissà che te ne fai.
Pinamente d’accordo. Per questo mi sento, nonostante tutto, fortunata
la investo in btp
be’, lì dalle tue parti in effetti non è niente male