momenti di gloria

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Speravamo di arrivarci ma un po’ speravamo di non arrivarci così in fretta perché c’era chi sosteneva che non ci saremmo arrivati proprio. Perché questa settimana che ci separa dal trentuno e che, casualmente, contiene anche il venticinque non doveva nemmeno esserci, nevvero? Ma non vi dico quello che è accaduto prima, anzi se avete avuto la costanza di leggermi fino a qui negli ultimi dodici mesi lo sapete e lo avete letto tra le righe, se non addirittura dentro. Questo post, pubblicato alle zero e zero uno di Natale, fa il rumore di un sospiro di sollievo. Se siete frequentatori di Facebook, avrete notato quella funzionalità con su scritto duemiladodici, un pulsantone che ci schiacci sopra e ti fa una specie di the best of. Del meglio del vostro meglio dell’anno in chiusura, che a dirla tutta, in taluni casi come in parte il mio, ha più la parvenza di una galleria degli orrori. Per questo tentativo di fare delle mie débâcle un rotocalco, all’invito a ripercorrere i venti migliori momenti prima di voltare pagina, a Zuckerberg e alla sua pletora di programmatori va il mio più sentito mavaffanculova.

Schermata 2012-12-20 a 17.08.18

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