da quando il trash non è più di moda

Standard

Il mio condominio è stato sanzionato con 50 euro dal locale operatore addetto alla raccolta dei rifiuti per via di un sacchetto nero non regolamentare nel contenitore dell’umido. Tralascio un commento che ho raccolto da un vicino, una cosa tipo “chi non mi dice che qualcuno passando ha gettato la sua di spazzatura nel nostro bidone”. Certo, nella società della spazzatura ci sta anche questo genere di terrorismo di quartiere degno di Anacleto Mitraglia versus Paperino, come del resto ci sta pure quel parere del mio vicino che rimane un punto di vista piuttosto trash. Son più propenso all’idea che qualcuno qui non abbia ancora capito come ci si comporta con gli scarti del consumo oppure sia daltonico e non riconosca i colori dei sacchi o quelli dei bidoni o semplicemente se ne fotta. Sta di fatto che della suddetta società della spazzatura, fatta di spazzatura vera e propria ma anche di trash in senso lato, mi sono proprio stufato. Sono stanco di stare attento a dove metto i piedi quando cammino, dove poso i miei occhi quando mi guardo in giro perché ci sono quelli che non hanno voglia di portare gli elettrodomestici rotti in discarica e li lasciano dove capita, e anche di dove mi siedo sul treno perché c’è gente che si taglia le unghie in luoghi pubblici, dio che schifo. E a riflesso di tutto ciò non ne posso più di dove clicco in Internet e se mi si apre la finestra pop-up o la colonnina a fianco dell’informazioni con le parti anatomiche che tirano di più. Per non parlare dello spam, e mi chiedo chi abbia ancora tempo, voglia e risorse di riempire il web di cartacce virtuali. E poi il volume volutamente più alto della pubblicità in tv che interrompe programmi imbarazzanti, ma questa è una battaglia che dura da anni e anzi è già spazzatura tutto quello che si dice sui tentativi di migliorarne la qualità. Potremmo elencare poi tutto quello che accade in giro, ma meglio fermarsi perché la questione si farebbe lunga. E dire che di cultori del trash è pieno il mondo e forse il problema nasce proprio da lì.

8 pensieri su “da quando il trash non è più di moda

  1. Da noi hanno vinto. È già qualche anno che non si trovano campane per il vetro, sono state tolte, figurati la raccolta dell’umido, l’unico raccoglitore per pile esauste è all’interno di una scuola media, devi prendere un permesso al lavoro e chiedere che ti facciano entrare nella scuola cosa non proprio ortodossa.
    Non scrivo da Calcutta giuro.

  2. Ah, allora non sono il solo a rimanere allibito quando sento il classico click click del tagliaunghie che ne so, in vaporetto, in treno, etc. Il tema della spazzatura è peraltro uno dei più importanti della postmodernità, o come cavolo vogliate chiamarla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.