Come ci si rimane male – vero? – quando si è persone irreprensibili e l’unica occasione in cui si fa uno strappo alla regola si viene immediatamente colti sul fatto e puniti. Lasci l’auto qualche minuto in divieto di sosta al mattino presto perché non c’è parcheggio nei pressi della farmacia ma il fatto che sussista una condizione d’urgenza relativa e soggettiva – magari devi acquistare la tachipirina in supposta perché hai il bimbo con la febbre a 39 e sei preoccupato – non ti rende differente da chi non si cura della segnaletica e delle norme stradali con regolarità e chi interpreta la viabilità secondo il proprio metro. Di fronte alla legge in quel frangente si è tutti uguali, non c’è differenza. Perché magari tu sei uno di quelli che fa i cinquanta in città, che occupa sempre la corsia a destra in autostrada, che lascia attraversare anche i piccioni. Ma mentre insegui la vigilessa che notoriamente è un po’ stronza solo perché applica alla lettera (giustamente) il codice della strada e la chiami e le spieghi che eri entrato solo cinque minuti in farmacia e lei (giustamente) ti risponde che se c’è un divieto di sosta non bisogna lasciar la macchina lì, e se le chiedi in un impeto di irriverenza se te la può togliere perché te ne stavi andando lei ti risponde (giustamente) che non siamo al mercato. In quei frangenti, ci fosse qualcuno con la telecamera che poi ti fa vedere la sequenza di gesti e parole con cui elabori il tuo piano difensivo, ecco, ti vergogneresti di te stesso. E che bruciore alle terga della propria statura morale. Nel momento in cui si delinque il danno è fatto, può essere la prima, la seconda o la millesima volta ma quando ti beccano, e per la giustizia non è mai successo, non c’è differenza tra te e quelli che additi come nemici della convivenza civile. Così torni a casa con il tuo bollettino precompilato al quale devi aggiungere a penna solo i trentanove euro di multa, e magari sei uno che pranza con tre euro al giorno comprando solo i prodotti in scadenza al 50% o prendi il caffè alla macchinetta in ufficio quando i colleghi vanno al bar e poi quei piccoli risparmi te li vedi andare in fumo perché non hai avuto la prontezza di adempiere al tuo dovere di automobilista. Per vivere di espedienti bisogna esserci tagliati o, per lo meno, non essere proprio sfigati. A combattere contro la legge è facile perdere, e se hai la coscienza a posto probabilmente l’hai tenuta nel posto sbagliato, perché da fuori non si vede.
uno dei miei obiettivi quest’anno era: ZERO MULTE.
Questo a seguito di oltre 200 euri spesi nel 2011 (un eccesso di velocità e un divieto di sosta). Fallito, ho ribeccato un eccesso di velocità che però mi ha fatto gioire 2 volte: primo perché era 1/4 rispetto alla multa dell’anno scorso e poi perché l’ho pagato in due minuti due online.
p.s. per molti anni ho fatto il percorso netto, intendiamoci, che non si pensi che amo buttare i soldi così.
e ora che i comuni hanno bisogno di soldi, i vigili vigilano di più
Il fatto è che vigilano sempre dove non dovrebbero, almeno qui a Napoli: nei salotti della città, all’ombra se di giorno; nelle zone dove sarebbero richiesti non vanno. Penso a queste cose quando maledico la mia negligenza nel non aver fatto la revisione l’anno scorso, quella multa è più che meritata. Mi dico che sono pensieri autoassolutori. E però, e però.
non oso immaginare l’importo di una multa per non aver fatto la revisione, visto il costo della revisione
Oh, com’è vero.
Quanto hai ragione. Ma tanta davvero. Chi rispetta le regole, non per paura della punizione, ma perché intimamente convinto sia l’unico modo di convivere in una società civile, si ritrova mortificato da quell’unica volta in cui sgarra e incredulo nei confronti di chi ne fa invece uno stile di vita e, chissà perché, spesso se la cava impunemente 8e se ne fa un vanto)
E da qui scaturisce la fatidica frase “ma perché non fa a cercare i delinquenti veri?”, che nasce da un genuino impeto di ribellione all’ingiustizia della vita
Verissimo. Li ho visti aspettare l’orario d’inizio di uno spettacolo per cominciare a dare multe a chi aveva parcheggiato in divieto vicino al teatro. Se il loro primario interesse fosse stato il rispetto delle norme bastava che si facessero vedere là fuori per far desistere gli eventuali trasgressori. E certo che 39 di febbre e 39 euro di multa… Destino beffardo!
c’è anche la componente sfiga che non è da trascurare, haimè
ai tempi dei girotondini e delle giunte legaiole, hanno multato un’enormità di auto parcheggiate sulla strada in occasione di un meeting a cui erano convenute migliaia di persone. Immagina l’introito.