Una sessantina di bambini sul palco, lo spettacolo è dedicato all’origine del mondo, degli animali e dell’uomo e – indovinate un po’ – si intitola “il più grande spettacolo dopo il big bang”. Sono le classi terze, sono tutti vestiti di nero, e sono spassosissimi. Hanno preso sul serio il corso di teatro seguito durante l’anno scolastico. Il clou è il rifacimento in chiave teatrale di una celebre scena kubrikiana, gli ominidi più evoluti che brandendo lo strumento di offesa mettono in fuga le scimmie più arretrate. Poi tutti con il flauto, un po’ fuori tempo, un po’ stonati e pazienza. Si chiude proprio con la canzone di Jovanotti a tutto volume, è la sigla finale di questa nuova tappa archiviata, e un po’ la sorpresa, un po’ lo stress accumulato, insomma gli occhi si inumidiscono e meno male che siamo al buio.
lo strumento di offesa in questi casi è il flauto
Anche a me oggi si sono inumiditi di pianto, alla vista delle prove dello spettacolo della classe. Ma era un pianto isterico.
anche a me va sempre di traverso
a presto il pianto liberatorio della fine di un incubo