Quando l’argomento di discussione diventa unico e inevitabile e inevitabilmente se ne parla con quei toni aspri tanto che bruciano poi lo stomaco con tutto quello che mangi di contorno, allora è bene l’isolamento, qualche pagina di libro, il giornale online magari no perché poi leggi dell’articolo 18 e visto che l’argomento è attinente allora tanto vale accettare l’invito per la pausa pranzo con i colleghi. Le cuffie e qualche canzone primaverile, la playlist per i momenti di fuga, tanto il telefono non squilla e le email non arrivano? No, meglio ancora un panino e una mela a spasso per i dintorni, quel po’ di verde che c’è fuori con tutti quelli che cambiano l’aria come te e che lasciano squagliare al sole le placche che l’istinto di sopravvivenza ti fa solidificare sulla pelle. L’immagine è un po’ trash ma il momento giustifica gli anticorpi. E magari ci si addormenta pure sulla panchina.