Mia moglie ed io a volte sembriamo una di quelle coppie di gemelli che condividono lo stato d’animo o persino il dolore fisico a distanza, tipo uno dei due ascolta una canzone coinvolgente alla radio e l’altro in riunione inizia a ballare. Ora non so se sono cose che succedono per davvero o solo nei film e nei video clip, e ammetto di avere usato un caso limite per introdurre l’argomento, sta di fatto che ci capita spessissimo di essere in forma contemporaneamente, il che è molto positivo, o di attraversare allo stesso tempo momenti problematici, e in questo caso non è il massimo perché il bello di una coppia è che quando uno ha bisogno di chiudere gli occhi l’altro gli dà il cambio al volante, e non necessariamente in senso traslato. Sarà che, come a tutte le coppie, anche a noi piace fare le cose insieme e uguali. Ci sono quelli che si comprano la tuta identica e fanno jogging insieme nel parco. Ho conosciuto due che addirittura prendevano lezioni di piano insieme, e se non sbaglio poi si sono lasciati. Noi che siamo persone molto sobrie ci limitiamo a sincronizzare i bioritmi, e così eccoci a cena che ci diamo consigli sul modo di affrontare la stessa situazione che ci fiacca al lavoro, in due posti differenti ma con lo stesso bivio e la analoga decisione da prendere. Tra poco andremo qualche giorno a Berlino, ovviamente con nostra figlia e gatti esclusi, e per la prima volta abbiamo pensato di acquistare la Lonely Planet. Di norma sfruttiamo la biblioteca, ma in questa occasione ci è sembrato necessario perché è il caso di prendere appunti, sottolineare, evidenziare cose della città che cercheremo di visitare. E soprattutto perché ci siamo resi conto che si tratta del primo viaggio che facciamo in un posto che non abbiamo mai visto entrambi.
A Borlino ci son stato con Benetti.
ok, vado a nascondermi.
Io e mia moglie prendiamo bonariamente in giro le coppie esageratamente copie. Le chiamiamo “gli ugualini”.
Salvo in determinate situazioni rendersi piacevolmente conto di essere un po’ ugualini pure noi.
noi non so se siamo così uguali, anzi, affrontiamo le cose in modo diverso e anche come bioritmi siamo diversi, ma la cosa che ci capita spessissimo è la telepatia. fare la stessa associazione mentale nello stesso momento, dire la stessa battuta, telefonarci nello stesso istante, cose così a cui ormai siamo abituati, ma che fanno la loro scena!
anche noi siamo stati a berlino tutti e due per la prima volta. è una delle città più belle che abbia mai visto.
non ci si annoia un istante.
sulla lonely di berlino non gli viene data importanza, ma non perdetevi il monumento di ricordo per la shoah, io me lo sono perso e ancora piango 🙂
ah…comunque noto che berlino è la città delle prime volte 🙂
Berlino è stato il nostro secondo viaggio insieme ed è stato fantastico.
però, se posso dare un consiglio, ormai ho abbandonato le Lonely Planet per le Rough Guides Vallardi: stessa attenzione per gli aspetti pratici del viaggio, meno paginate su baracchini in cu imangiare un panino (ché quelli ci piace sceglierceli da soli) e decisamente più attenzione per storia, arte e architettura.
bella definizione, gli ugualini… Ma “quel” Benetti?
affinità elettive, ci si sceglie mica per caso
già nella “to do list”, grazie per il consiglio
temo solo il gap linguistico, spero sia sufficiente l’inglese
un dato che fa riflettere, temo già la fatica con cui tornerò a Milano
Andiamo con un po’ di gruppi famigliari e ci siamo divisi le guide, abbiamo a disposizione anche la Vallardi. Per la componente architettura e arte abbiamo un Meridiani e altre riviste verticali.
l’inglese sarà più che sufficiente, e anche la lonely planet basterà, berlino è gigante ma allo stesso tempo easy, ed ognuno si sceglie la sua “berlino personale”, anche perchè è talmente enorme che è impossibile vedere tutto.
quello che più mi ha colpito è A) la gente, bella, bella B) L’ARCHITETTURA, che è PAZZESCA!
romeo, er mejo del te spiezzo l’ossèo.
non vedo l’ora!
un vero mastino