Uno dei pochi ambiti in cui si pensa che il genere maschile primeggi su quello femminile è la capacità di allestire la lavastoviglie o stipare il bagagliaio dell’automobile prima di partire in vacanza, abilità magari frutto di anni di attività o di lavori svolti su mezzi di trasporto in cui la distribuzione del carico e la conseguente facilità di scarico è in grado di migliorare la qualità e l’efficacia stessa del servizio offerto. Voglio dire, non credo sia un’attitudine specifica del sesso cui appartengo quella di riempire spazi in modo ordinato con maggior perizia, doppi sensi a parte anche perché esiste tutta una letteratura in grado di sfatare questo mito. Allora ci si chiede da dove nasca questo luogo comune, la forma mentis secondo la quale la realtà, per l’uomo nel senso di maschio sia composta da elementi modulari intercambiabili e sviluppabili a seconda della cubatura a disposizione, una visione piuttosto Lego-oriented ma tutto sommato finalizzata al risultato senza andare tanto per il sottile. La nostra grettezza è ormai proverbiale, tanto che alle prese con superfici irregolari non siamo in grado nemmeno di superare i livelli base, quelli più facili, perdiamo la partita e ci irritiamo tanto che poi cambiamo pure gioco.
In effetti io primeggio in lavastoviglie e non temo nessuno e nessuna. Ma solo li, purtroppo e non a detta di mia moglie.
Per comodità e pigrizia, cerco di non primeggiare in nulla.
io sono stato medaglia d’oro in stoccaggio portabagagli
un secondo eterno