Ho visto una collega in lacrime raccogliere la solidarietà delle persone a lei più vicine in ufficio, una la stava stringendo a sé e altre ragazze, chi con le braccia conserte e chi con la mano sulla sua spalla, cercavano di recare conforto anche con la sola presenza. Ho chiesto informazioni, e quando ho saputo che le è mancato il papà nel Paese lontano di origine ho tirato un sospiro di sollievo, a caldo avevo temuto che fosse stata licenziata. A freddo mi sono vergognato un po’.
Mi spiace che l’incubo del licenziamento sia così totalizzante.
Spero resti solo un incubo.
Credo che non ci sia da vergognarsi.
Ci sono spauracchi che vanno a braccetto con certi altri ineluttabili.
Nessuna vergogna, avrei pensato la stessa cosa.
Bel titolo.
davvero, speriamo che qualcosa si muova presto
per un attimo ho pensato addirittura di confessarle quello che avevo frainteso, pensa che gaffe
non è bello però avere questo genere di condizionamenti. Che tempi…
grazie!