Da Repubblica.it:
Sfilano con l’accompagnamento live della band della scuola, scendendo dalla scalinata del Parini come professioniste, le 20 studentesse scelte all’interno del prestigioso liceo classico come modelle per la passerella della linea ‘La petite robe’ di Chiara Boni. In prima fila genitori e amici della stilista, da Daniela Santanchè a Caterina Caselli, da Salvatore Ligresti a Malika Ayane. E’ la prima volta che la moda entra in un liceo, “ma questo è il Parini” spiega orgoglioso il preside, Carlo Arrigo Pedretti, raccontando di aver accettato la proposta perché “mi interessava svecchiare l’immagine del liceo classico e del Parini e questa iniziativa è un esempio della vita che va avanti, una proposta di riflessione sulla moda e sull’estetica”
Ecco, vedete? Basta poco per creare link tra la scuola e la società, la vita di tutti i giorni, il mondo del lavoro. È giusto mettere in contatto i nostri ragazzi con le persone comuni, quelle che vivono di quello che fanno e che guadagnano, quelle che malgrado il momento economico e i sacrifici imposti dalla flessione mondiale del mercato fanno di tutto per sopravvivere dignitosamente. Un’idea efficace affinché i giovani possano acquisire tutti gli strumenti per scegliere i loro modelli e i valori più consoni a condurre un’esistenza concreta, nel segno del rispetto di se stessi, del prossimo e della cosa pubblica.
Forse bisognerebbe fidarsi di più delle “auto-iniziative” che delle cose proposte come linea guida dal ministero dell’istruzione.
Sono ancora convinta che la creatività e l’intelligenza non siano morte.
lo penso anche io. Ma la prossima volta spero in un maggiore sforzo creativo 🙂