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In questi ultimi tempi numerosi episodi di trasgressione delle fondamentali norme della convivenza civile si sono verificati dovunque con allarmante frequenza, tanto da far apparire ormai la trasgressione norma e l’ordine stravagante trasgressione. Tutto questo, secondo il Ministero, è certamente fomentato e provocato da una piccola minoranza che cova da qualche parte; perciò questo Ministero decide di colpire alla radice, chiudere i luoghi in cui si diffondono idee contrarie all’interesse pubblico, in cui si praticano forme di esistenza illecita e lesiva della pubblica morale e produttività, in cui si creano le condizioni per un assenteismo che sottrae energie preziose all’economia.
Data però la ben nota difficoltà di definire con esattezza le caratteristiche di un covo e la straordinaria capacità dei criminali di travestirsi da persone umane, questo Ministero propone le seguenti caratteristiche: è da ritenersi covo un luogo in cui:
uno: siano rintracciati letti sfatti oltre le dieci del mattino;
due: si trovino libri del dadaismo tedesco;
tre: siano gettate per terra lattine di birra vuote, cartine e tabacco;
quattro: non si sia pagata la bolletta del gas del mese di giugno;
cinque: sia sorpreso qualcuno a dormire o ad ascoltare i Rolling Stones in orario lavorativo.

Per il momento ci limitiamo a questo, ma speriamo che tutti i cittadini vogliano collaborare e scoprire i luoghi in cui si cova. Intanto ricordiamo che il reato di cospirazione contro lo Stato, si compie in ogni luogo in cui si rompe l’ordine del lavoro, della famiglia, della televisione, della parola. Cospirare vuol dire respirare insieme.

Firmato: Francesco Cossiga, Ministro dell’Interno.

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